Volete aprire un’autofficina o un centro riparazioni auto ma non sapete da dove iniziare? Ecco alcuni passi da seguire per poter avviare l’attività al meglio
Come prima cosa occorre designare un responsabile tecnico, anche nella persona del titolare dell’impresa, in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente ovvero:
- requisiti soggettivi morali, che, in soldoni, si riferiscono a pendenze penali o civili, a carico proprio o di società anche non più attive a cui può aver fatto parte. Deve anche essere fisicamente idoneo all’attività che intende avviare.
- almeno uno dei requisiti soggettivi professionali richiesti, ovvero:
1) aver già lavorato autonomamente o alle dipendenze di attività similari dai 3 ai 5 anni
2) aver ottenuto una qualificazione regionale a seguito di un corso di formazione e aver lavorato almeno 1 anno dopo la qualifica
3) avere un diploma di scuola secondaria o laurea triennale inerente.
Il futuro titolare dell’attività deve individuare un’area idonea alla prestazione, ovvero che corrisponda ai requisiti di settore, alle normative ambientali, di igiene e di sicurezza dal lavoro, di impiantistica e di inquinamento acustico. Va presentata SCIA amministrativa in CCIAA e non al Suap.
Di seguito vi diamo anche un’infarinatura di tutte le materie “accessorie” riguardanti Sicurezza Sul lavoro, Normativa Antincendio, Privacy e Videosorveglianza e Smaltimento Rifiuti.
SICUREZZA SUL LAVORO
Se avete un’attività di officina o carrozzeria per auto e moto, la Sicurezza sul Lavoro è un argomento molto delicato e importante per salvaguardare la salute vostra e dei vostri dipendenti.
Facendo sempre riferimento al Testo Unico per la Sicurezza 81/08 cosa molto importante è la valutazione dei rischi legati all’ambiente lavorativo, necessaria per adottare le norme più idonee.
I rischi che possono essere riscontrati generalmente in questo ambito lavorativo si possono dividere in 4 grandi categorie.
Rischio acustico per rumore e vibrazioni
Questa tipologia di rischio è quella più significativa e presente nelle autofficine in quanto vengono assiduamente e lungamente usati attrezzi rumorosi, che spesso trasmettono vibrazioni a carico di arti e colonna vertebrale (basta pensare a trapani o pistole ad aria compressa)
Rischio posturale per sovraccarico nello spostamento di oggetti o attrezzi
Il sollevamento e la movimentazione di carichi pesanti, siano essi parti di macchina o strumenti da lavoro, è un altro fattore di rischio da non sottovalutare. Non solo: particolare attenzione va a tutti quei macchinari atti a “agevolare” il lavoro ma che senza la dovuta manutenzione e attenzione possono rappresentare un pericolo per chi li usa (piattaforma di sollevamento auto su tutte)
Rischio accidentale nell’utilizzo degli strumenti, anche quelli elettrici
Come parzialmente già detto nel paragrafo precedente, esiste la concreta possibilità di incidenti “casuali” dovuti a svariati fattori, riconducibili comunque principalmente alla mancata manutenzione, alla mancata attenzione del dipendente o al non corretto uso dei DPI. Possono rientrare in questa tipologia di rischi: la “scossa elettrica” data da uno strumento a corrente, l’esposizione ad alte temperature o a schegge in caso di saldatura o battitura dell’alluminio.
Rischio chimico in caso di uso di sostanze tossiche o potenzialmente tali
In un’autofficina o in una carrozzeria, l’esposizione a sostanze tossiche è elevata. Per questo si fa riferimento alla normativa europea denominata REACH del 2007, che regolamenta tutto il processo di trattamento di sostanze nocive (benzina, vernici, miscele, olii). Parliamo non solo di pericolo nel contatto o nell’inalazione, ma anche della probabilità di propagazione incendi, data spesso dall’infiammabilità di queste sostanze. Vi rimandiamo quindi più avanti per l’approfondimento in merito alle normative antincendio.
Particolare importanza nella prevenzione di questi rischi è data ai DPI, alla loro manutenzione e al loro uso. E sicuramente fondamentale è la sorveglianza sanitaria di chi è continuamente esposto a tali pericoli.
NORMATIVA ANTINCENDIO
Rientrano nel campo di applicazione della prevenzione incendi tutte le autofficine e carrozzerie superiori ai 300mq coperti comprensivi di uffici e servizi (voce 74 dell’allegato al DLgs 151/2011).
Chi avesse un’attività al di sotto dei 300mq ma la presenza di caldaia o forno per carrozzerie (con potenza superiore ai 116 kW), è comunque obbligato all’applicazione della normativa.
Come già accennato il rischio di fiamma libera o esplosione dovuti alle sostanze usate è alto per queste attività. Per la sicurezza individuale devono essere adottati i relativi DPI. Per la sicurezza collettiva è fondamentale la presenza dei presidi antincendio quali estintori, areazione locali, segnaletica per l’evacuazione, assenza di ostacoli lungo la via di fuga individuata.
Ricordiamo che chi non adempie alla normativa antincendio è perseguibile penalmente!
SMALTIMENTO RIFIUTI
Oltre ai rifiuti normalmente prodotti che rientrano nella comune normativa, le autofficine e carrozzerie hanno l’obbligo dello smaltimento rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in quanto la maggior percentuale dei rifiuti prodotti rientra in queste due categorie.
La normativa di riferimento per questa tipologia di attività è il Dlgs 152/06: i proprietari dell’attività hanno obblighi e responsabilità ben distinte sulla tracciabilità, conservazione e smaltimento dei rifiuti.
Rientrano nella categoria rifiuti speciali PERICOLOSI le batterie, i filtri, le miscele, gli olii, le vernici etc
In quella dei rifiuti speciali NON PERICOLOSI i rottami ferrosi, le pastiglie dei freni, la parti in plastica o tessuto etc..
Il proprietario dell’attività deve tenere un REGISTRO per annotare ogni movimento del rifiuto dall’arrivo allo smaltimento; un FORMULARIO di identificazione del rifiuto quando viene consegnato alla DITTA SPECIALIZZATA per lo smaltimento; il MUD (Modello Unico di dichiarazione ambientale) che deve essere redatto annualmente dove si denunciano tutti i rifiuti prodotti.
ARRIVO – DEPOSITO – TRASPORTO DEI RIFIUTI
Come detto il responsabile deve annotare su un registro ogni qualvolta arrivi (o si crei) un prodotto o una sostanza pericolosa, in seguito essa deve essere adeguatamente CONSERVATA in appositi contenitori, in aree adibite alla sosta di tali prodotti. La sosta non deve essere illimitata ma ha una durata riconosciuta a seconda della categoria di appartenenza. Per questo il registro ha come funzione quella di “memoria” e archivio dell’autofficina.
Alla scadenza del deposito il rifiuto deve essere smaltito contattando un’azienda di trasporto Specializzata e Autorizzata allo smaltimento di tali rifiuti (ovvero iscritta all’apposito albo nazionale).
Si ricorda che quanto sopra riportato è obbligatorio, quindi il NON adempiere alle normative vigenti è passibile di DENUNCIA con le relative sanzioni anche a livello PENALE del responsabile / proprietario dell’attività.
GDPR
Se si trattano dati di persone fisiche, siano essi clienti o dipendenti (anche uno solo!), è obbligatoria l’applicazione del GDPR ovvero la Legge Europea che tutela la privacy dei singoli cittadini (in vigore dal 2018), per cui ne indichiamo i tre ambiti di utilizzo, a seconda della tipologia dei dati raccolti:
OBBLIGATORI (es. nome, cognome, codice fiscale, indirizzo) > in caso di fatture o ricevute > necessaria esposizione in negozio dell’informativa della privacy
SENSIBILI (es. allergie, intolleranze) > necessaria l’informativa per il consenso al trattamento
VOLONTARI (es. dati per marketing) > necessaria l’informativa per il consenso al trattamento
Ribadiamo che il non adempimento delle norme sulla privacy possono portare a multe salate, dato anche il costante controllo da parte del Garante affinché il GDPR sia attuato e rispettato. Se avete bisogno di informazioni o preventivi > https://gdprsemplice.it/
VIDEOSORVEGLIANZA
L’installazione di telecamere di videosorveglianza all’interno o all’esterno di un’attività è illegale se non rispetta i requisiti di legge (Dlgs 300/1970 e successive integrazioni), ovvero il datore di lavoro può avvalersi di telecamere solo ed esclusivamente se:
- è necessario il controllo per esigenze organizzative o produttive
- è utile per la sicurezza del lavoro dei dipendenti stessi
- serve per la tutela del patrimonio aziendale.
Infatti la decisione di installare telecamere di videosorveglianza deve avvenire previo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro.
Anche l’aggiornata legge sulla privacy (GDPR) richiama il divieto di installazione di telecamere con il solo scopo di controllare a distanza i lavoratori. Inutile inoltre sottolineare che le telecamere devono essere posizionate SOLO in alcuni locali e devono essere ben segnalate da cartelli appositi. E’ fatto divieto l’uso di fine telecamere di sicurezza, e di telecamere nascoste in quanto violano la privacy personale.
Se siete interessati ad aprire un’attività di riparazione auto, se avete dei dubbi a proposito di alcuni aspetti riguardanti gli argomenti sopra scritti, non esitate a contattarci via email… ETHICA è qui per voi!