Semplificare.
In Italia è in atto da circa un decennio un serio percorso di semplificazione della burocrazia. Mentre negli anni 60 si costruiva un palazzo di 7 piani con un paio di disegni fatti a mano e due calcoli sulle strutture, oggi non sapremmo dire di quante tonnellate di carta occorrono ad esempio per modificare una parete interna di una abitazione.
Era ironia… non c’è niente di semplice, anzi, una banale compravendita immobiliare è subordinata alla presentazione della seguente documentazione:
- Relazione Tecnica di compravendita con idoneità urbanistica e catastale
- Attestato di prestazione energetica
- Planimetria catastale
- Visura catastale
- Atto di provenienza
- Certificati di conformità impianti.
In sintesi dovrà verificarsi la corretta rispondenza dell’immobile nello stato attuale rispetto a quanto depositato in Comune (conformità urbanistica) e in Catasto (conformità catastale). Si tratta della corretta rispondenza della posizione delle pareti, delle porte, delle altezze, dei locali, ecc.
Inoltre, al pari della targhetta energetica degli elettrodomestici che ci forniscono un’idea sui consumi dell’apparecchio, anche la casa deve essere dotata di un documento che indichi “quanto consuma” per riscaldarla/raffrescarla: questo documento è l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Andrà fornita al Notaio anche una Planimetria Catastale aggiornata, una Visura Catastale con i dati identificativi dell’immobile e un eventuale Atto di Provenienza (precedente atto di compravendita/donazione/cessione).
Per quanto riguarda gli impianti non è necessario presentare la Certificazione di Conformità, ma se la si ha è sempre meglio consegnarla.
Quanto costa tutto questo?
Considerando che mediamente è necessario un sopralluogo molto impegnativo, un accesso agli atti in comune con relativi diritti, visure, assunzione di responsabilità, tempo per reperimento ed inventario documenti, è verosimile, per un classico appartamento in condominio, pensare ad una cifra compresa tra 600 e 1000 euro.
Le difformità
E se ci sono delle difformità urbanistiche e/o catastali? In questo caso sarà necessario istruire una o più pratiche edilizie per sanare l’immobile e i costi potrebbero tranquillamente raddoppiare o andare oltre, ma la cosa importante di questo punto è rendersi conto che se qualcosa NON è conforme e ci se ne accorge per esempio dopo il Compromesso, potrebbero venir meno le intenzioni dell’acquirente e quindi andare a perdere dei soldi oltre che del tempo.
Con un esempio: se un immobile presenta una veranda chiusa e dopo il compromesso ci si accorge che quella veranda è abusiva e non sanabile, sarà necessario trovare un accordo con l’acquirente per non far saltare l’affare: solitamente si tratta di ridurre il prezzo di vendita.
Come procedere dunque? PRIMA DI METTERE IN VENDITA L’IMMOBILE VANNO ESEGUITE LE VERIFICHE DI CONFORMITA’ CATASTALE ED URBANISTICA, sanare eventuali difformità e SUCCESSIVAMENTE mettere l’immobile sul mercato! Si eviteranno solo così brutte sorprese al momento della trattativa.
L’Home Staging
Altro metodo per valorizzare l’immobile? L’ HOME STAGING.
Si tratta di affidare l’IMMAGINE DELL’IMMOBILE ad un professionista che, dall’arredamento all’illuminazione, dal servizio fotografico alla definizione dei punti focali dell’annuncio, focalizza tutte le energie sul COLPO D’OCCHIO che avrà il potenziale acquirente perché come tutti sappiamo L’ABITO FA IL MONACO E SE LA TRATTATIVA PUO’ ANDARE A BUON FINE E’ PERCHE’ E’ STATO AMORE A PRIMA VISTA.
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